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Publish date: 2023-05-20 03:22:42
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Usa: figlia Navalny speaker a cerimonia laurea, rivolta studenti
E’ rivolta a Washington tra gli studenti della prestigiosa Walsh School of Foreign Service (Sfs), dopo che la scuola di studi internazionali della Georgetown University ha invitato a tenere oggi il discorso per la cerimonia di laurea la figlia di Alexiei Navalny, il principale oppositore di Vladimir Putin detenuto in Russia dopo processi ritenuti politicamente motivati. La protesta è partita da alcuni studenti ucraini e georgiani e, dopo l’iniziale rifiuto della scuola di cancellare l’invito, si è allargata a centinaia di iscritti, membri della facoltà ed ex studenti. Ciò che non si perdona a Navalny sono certe sue dichiarazioni passate, come quando chiamo’ gli immigrati “scarafaggi”, uso’ insulti omofobi o disse che la Crimea apparteneva alla Russia, salvo poi fare marcia indietro, riferisce Politico. La moglie e la figlia dell’oppositore, Dasha, continuano a combattere le sue battaglie per la libertà e contro la corruzione. La scuola pensava che la scelta fosse anche un’ottima occasione per richiamare l’attenzione sui prigionieri politici, compreso il giornalista americano del Wall Street Journal Evan Gershkovich, imprigionato un Russia. La protesta degli studenti ha indotto l’istituto ad affiancare a Dasha altri due ospiti (Debra Tice, madre del giornalista Austin Tice scomparso in Siria oltre dieci anni fa, e Evan Mawarire, un pastore anti corruzione dello Zimbabwe) e a comprare 200 bandiere ucraine da usare alla cerimonia. Ma la scuola non ha mai pensato di cancellare la presenza di Dasha. “Non disinvitiamo i relatori nel campus di Georgetown e non li dissuadiamo dal parlare”, ha spiegato Joel Hellman, rettore della Sfs. “Comunichiamo agli oratori quando vengono sollevate preoccupazioni tra gli studenti, in modo che possano tenerne conto”, ha aggiunto. Gli studenti piu’ intransigenti pero’ sostengono che i nuovi relatori non compensano la presenza di Dasha sul podio e molti laureandi intendono stare in piedi, alcuni con le spalle rivolte verso il palco, in un pacifico atto di protesta, tenendo in mano le bandiere ucraine fornite dalla scuola. Una vicenda imbarazzante e preoccupante, se si pensa che questa scuola e’ piena di studenti che probabilmente nei prossimi anni diventeranno influenti negli affari internazionali.